Eleven-Fortytwo è un duo che indaga la dimensione instabile tra spazio e tempo, dove suono e visione persistono come tracce. La loro pratica intreccia la fisarmonica (Mauro Scaggiante, Venezia 1990) con trame elettroniche e live-coding (Luca Fattore, Venezia 1990). Insieme, esplorano dei nuovi linguaggi per lo strumento all’interno delle pratiche sonore contemporanee.

11.42am
ANTERSELVA
Anterselva si sviluppa come un’indagine sonora sulla memoria e sull’illusione dei confini — un
flusso continuo attraverso lo spazio stratificato e ibrido di Rasun-Anterselva, terra di frontiera tra
Italia e Austria. Suoni e immagini si muovono come parti di una stessa materia, tracciando
percorsi di relazione tra presenza umana, paesaggio e sedimentazioni temporali.
L’esperienza d’ascolto parla per frammenti, per respiri, per erosioni modellate intorno all’eco
dell’antico toponimo della valle. Si addentra poi nella materia silenziosa degli erratici glaciali:
forme statiche e immobili, ma dense di un movimento trattenuto.
All’interno di questo spazio sonoro, i confini si dissolvono e si riconfigurano in forme nuove,
elusive e mai del tutto definite.
Margherita Berlanda è una delle fisarmoniciste italiane più rilevanti e poliedriche del panorama,
particolarmente dedita alla ricerca nell’ambito della musica contemporanea. La sua spinta a
esplorare differenti espressioni estetiche e artistiche – con una forte presenza performativa – ha
avuto un ruolo centrale nella sua personale ricerca attraverso la musica contemporanea.
Collabora attivamente con diversi compositori, tra cui Samir Odeh-Tamimi, Nikolaus Brass, Mikel
Urquiza, Manuela Kerer, Anna Sowa, Farzia Fallah, Anda Kryeziu, Marco Momi, Manos Tsangaris,
Mauro Lanza e Sidney Corbett.
Si esibisce in festival di rilevanza internazionale e ha registrato per etichette e radio quali
Stradivarius, Da Vinci, Bayerische Rundfunk, Radio Svizzera Italiana, Radio Tre e Rai Südtirol.

MARGHERITA BERLANDA
IM KLANG
è un progetto per fisarmonica sola. L’evocazione della parola, così come quella della vocalità,
rappresenta uno dei fili conduttori del programma. Il ritmo del concerto è caratterizzato da una
successione di effetti di chiaroscuro.
L’intenzione è quella di creare un percorso sonoro e spaziale composto, che indaghi le diverse
possibilità espressive del solista all’interno dello spazio performativo.
Suzan Peeters è una fisarmonicista, compositrice e sperimentatrice belga. È costantemente alla ricerca di nuovi timbri e texture sonore all'interno del proprio strumento, spingendo al limite il suo spettro acustico. Attraverso distorsioni, manipolazioni elettroacustiche e l’uso di una pedana vibrante da fitness, Suzan esplora l’interazione tra il proprio corpo e quello della fisarmonica.

SUZAN PEETERS
Affascinata dal carattere elettronico della fisarmonica, Suzan è costantemente alla ricerca di nuovi
modi per produrre suono, allontanandosi radicalmente dal timbro tradizionale a cui lo strumento è
comunemente associato. Ama creare l’illusione che la fisarmonica sia un sintetizzatore, un
oggetto altro da sé. Queste texture e colori sonori vengono generati principalmente attraverso un
uso estensivo del mantice, il “polmone” dello strumento.
Oltre a ciò, Suzan ama combinare la fisarmonica con l’elettronica, facendo fondere tra loro suoni
acustici ed elettronici. Si dedica principalmente alla musica contemporanea e sperimentale, al
minimalismo e all’improvvisazione libera, ambiti che le permettono di esplorare e di esprimersi
con libertà e creatività.